“Nell’Universo tutto è energia in vibrazione. Il ritmo vibratorio di un oggetto, compreso il corpo umano, si chiama risonanza. Ogni organo, osso, tessuto dell’organismo ha una frequenza risonante di salute. Quando la frequenza si altera, quella parte del corpo si ammala perché vibra in modo non armonico.
La salute significa vibrare all’unisono o risuonare armonicamente, nel corpo e nella mente.” (Giorgio Lombardi, Lo Yoga del suono)
Nell’immaginario comune la comunicazione è concepita come una scissione in distretti chiusi e in apparati specifici, quasi isolati, del nostro corpo. Ad esempio molto spesso, quando si pensa alla voce – cantata o parlata – ci si sofferma sugli organi fonatori e, talvolta, sull’apparato respiratorio concentrandosi principalmente sul muscolo diaframma. Questo porta ad avere una scarsa considerazione di tutti gli elementi che interagiscono vivacemente con l’emissione vocale. Voce, emozioni, pensieri e tutto il corpo fisico sono indissolubilmente legati tra di loro.
In questi anni di lavoro ho avuto modo di constatare che una grande percentuale di pazienti, studenti di canto, di doppiaggio e di recitazione (soprattutto durante primi anni accademici) faticano nel ricongiungere e
ricomporre le parti che alimentano e rendono possibile una buona emissione vocale. La perdita o mancanza di contatto con il proprio corpo rende sicuramente difficoltoso e tortuoso il percorso del performatore vocale.
La scarsa consapevolezza corporea porta ad una propriocezione incerta, poco sviluppata e incompleta che, di conseguenza, non permette il raggiungimento di un’ottimale elasticità muscolare.
Autora: Linda Petenuzzo
Experto Universitario en Método Propioceptivo Elástico (PROEL)
para el tratamiento de los trastornos de la voz
Tutor: Alfonso Borragán
9/2020
Idioma: Italiano